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Cos’è davvero il Minimalismo? Te lo spiego in 7 punti

Vorresti capire cos’è il minimalismo e come funziona perché ne hai sentito parlare e ti sembra interessante? Continua a leggere e troverai una risposta a tutte le tue domande!

Nonostante sia un fenomeno di vecchia data il minimalismo è tornato recentemente di moda grazie ad un documentario su Netflix

Ma che cos’è davvero il minimalismo? In questo articolo ti spiego in 7 punti che cos’è e su cosa si basa.

  1. Cos’è il minimalismo? Una filosofia di vita
  2. L’ossessione di alcuni minimalisti di avere sempre meno
  3. Il minimalismo dei ricchi
  4. Minimalismo e mindfulness
  5. Il minimalismo e la ricerca della felicità
  6. Esperienze invece che cose
  7. Il tempo ritrovato grazie al minimalismo

Cos’è il minimalismo? Una filosofia di vita

Alla base della filosofia minimalista c’è il concetto che meno è meglio.

Nato come uno stile architettonico, si è poi evoluto in uno stile di vita che predica il ritorno alla centralità della persona nella propria vita.

Viviamo in una società superveloce e iper-connessa dove tutto è possibile e raggiungibile ma proprio per questo a volte la nostra vita diventa soffocante. La maggior parte della gente sente di essere come su un ottovolante: gira sempre più veloce senza avere la possibilità di scendere, neanche quando sente che sta per vomitare.

La voglia di rompere questo circolo vizioso ha portato i minimalisti ad analizzare il proprio stile di vita arrivando alla seguente conclusione: Il nostro attuale stile di vita è dovuto alla società del consumismo che ci vuole tutti produttivi e consumatori. Se riduciamo i consumi e ci concentriamo su quello che per noi è importante potremo vivere meglio e con meno“.

L’ossessione di alcuni minimalisti di avere sempre meno 

Molti hanno interpretato il minimalismo come l’ossessione di diminuire continuamente gli oggetti che possiedono.

Quest’atteggiamento, anche se comprensibile, rischia di essere un’arma a doppio taglio. In questa continua ed ossessiva ricerca del meno si rischia di perdere il fulcro del minimalismo e ritrovarsi a pentirsi delle scelte fatte, rinnegandolo. 

Spesso queste persone si concentrano così tanto su avere meno cose che si ritrovano a condurre uno stile di vita frustrante perché non allineato ai loro desideri. A volte arrivano fino ad entrare in conflitto con coloro che amano e con cui vivono solo perché non condividono la loro filosofia.

Il minimalismo dei ricchi

Un altro strano fenomeno in cui ci si imbatte in rete se si cerca il minimalismo è quello dei ricchi minimalisti. Capita spesso di vedere gente che si professa minimalista ma che poi ha case da sogno, arredamento di design e oggetti decisamente costosi. 

Questo fa sì che alcune persone restino piuttosto sconcertate. Come si sposa la filosofia del meno con questa ostentazione di ricchezza? La risposta a questa domanda è duplice. 

Da una parte abbiamo quelli che spendono in articoli di lusso perché a loro piacciono e il minimalismo ci dice che dobbiamo avere quello che ci piace. Se si hanno grandi disponibilità economiche e si vuole puntare solo su pochi costosi articoli in realtà si può essere ancora allineati alla filosofia minimalista. 

Dall’altra parte ci sono coloro che sostengono che proprio in virtù del fatto che bisogna avere poco, quel poco che si ha deve essere di qualità e di conseguenza costa di più. 

Questi minimalisti sostengono che il costo maggiore sostenuto per determinati oggetti è alla fine più basso rispetto a comprare molte cose di bassissima qualità.

Minimalismo e mindfulness

Mi è capitato di sentire alcune persone che stavano iniziando col minimalismo lamentarsi del fatto di essere spesso invitati ad abbracciare anche altre filosofie e pratiche come la Mindfulness, la gratitudine o lo Yoga.

Questo mi ha fatto riflettere sul perché spesso chi comincia col minimalismo finisca poi anche a ritrovarsi incline a queste altre filosofie e pratiche.

Il minimalismo, portando le persone ad avere meno e a concentrarsi su ciò che è davvero importante per loro, le porta a una maggiore consapevolezza di sé e del momento presente.

Quando si arriva a questa consapevolezza spesso si comincia a vedere la vita da un’altra angolazione e per si tende ad apprezzare altre filosofie e metodi che ci portano sempre più a rivolgere la nostra attenzione all’interno di noi.

Si comincia quindi a realizzare quante cose importanti abbiamo ma abbiamo sempre sottovalutato (la gratitudine), si cerca un maggiore stato di equilibrio fisico (con lo yoga) e mentale (con la mindfulness e la meditazione).

Come vedi è molto facile che ad un certo punto un minimalista finisca per cambiare il suo totale atteggiamento verso la vita e non solo verso il possesso delle cose (tra l’altro funziona anche al contrario: spesso chi comincia dalla meditazione poi abbraccia il minimalismo). 

Questo accade perché queste filosofie sono tra loro interconnesse e perseguono lo stesso obiettivo: mettere la persona di nuovo al centro della propria vita

Il minimalismo e la ricerca della felicità

Wikipedia definisce la felicità come “lo stato d’animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri”. 

La felicità è così importante che è una delle massime aspirazioni delle persone (tanto che gli Stati Uniti l’hanno inserita nella propria costituzione) ed è uno dei principali bisogni dell’uomo una volta soddisfatti quelli primari (che ne garantiscono la sopravvivenza).

Peccato che la felicità non è qualcosa di definito né standardizzabile a tutti. Ogni essere umano ha la sua definizione di felicità e ognuno tende a quella definizione. 

Nell’arco della vita, poi, la definizione della felicità può cambiare più e più volte. I minimalisti credono fortemente che smettere di concentrarsi sulla felicità di breve durata data dall’acquisto degli oggetti permetta loro di concentrarsi sulla felicità vera e sulla ricerca di sé. 

Finalmente ognuno può concentrarsi solo su ciò che è davvero importante, senza sottostare alle regole della società consumistica e dell’apparenza in cui viviamo. 

Esperienze invece che cose 

Come ti ho già detto spesso i minimalisti decidono di rinunciare a tutti gli oggetti che non sono davvero utili e che non amano per dedicare il loro tempo e le loro risorse (fisiche ed economiche) alle esperienze. 

Avere tempo per sé, per le proprie passioni e per le persone che amano è per i minimalisti la cosa più importante. Possono facilmente rinunciare ad un oggetto di lusso che gli altri desiderano ardentemente per concedersi una vacanza o, come alcune donne fanno, rinunciare a qualche vestito per pagare una persona che le liberi dalle incombenze domestiche. 

Le esperienze che possono vivere diventano la loro aspirazione maggiore e quello per cui sono disposti ad investire e pagare maggiormente. 

Il tempo ritrovato grazie al minimalismo 

Quanto spesso ti sei ritrovata a guardare l’orologio e pensare “non è possibile, com’è possibile che siano già le 6? Avrei bisogno di una giornata di 48 ore!” ?? Probabilmente spesso, molte più volte di quante avresti voluto.

Il minimalismo risponde anche a questo problema che oggi affligge molta gente: la gestione del tempo

Quanto tempo perdiamo in attività per noi inutili o che crediamo di dover fare ma che non ci portano da nessuna parte? 

Quante ore spendiamo lavorando come matti per guadagnare di più salvo poi spendere quei soldi in oggetti che non ci danno grande soddisfazione o di cui potremmo facilmente fare a meno? 

Quante volte corriamo come matti per far fronte alle aspettative altrui? Troppe. 

Troppo spesso capita che per mantenere un determinato stile di vita o per apparire in un determinato modo buttiamo via tutto il nostro tempo e le nostre energie, salvo poi ritrovarci anni dopo a pentircene (classico è l’esempio della mamma in carriera che si rammarica di non essere stata sufficientemente accanto ai propri figli quando erano piccoli). 

Il minimalismo, con il suo riportarci all’essenziale, ci permette di ritrovare il tempo perso in attività che non amiamo per comprare cose di cui non ci importa invitandoci a dedicarlo a quello che per noi è davvero prezioso e importante. Ci permette, ancora una volta, di focalizzarci su di noi e su quello che per noi è importante.

Ecco quindi i 7 punti cardine del minimalismo, che spero ti abbiano aiutato a capire davvero cos’è e se può essere adattato alla tua vita. 

Hai ancora dubbi sul minimalismo? Scrivimeli qui sotto e ti risponderò!

Vuoi saperne di più? Scarica la mia check list per iniziare col decluttering e il memo Minimalismo in 5 mosse!

17 commenti su “Cos’è davvero il Minimalismo? Te lo spiego in 7 punti”

    1. info@ioricominciodame.net

      comincia in piccolo, un passo alla volta, anche perchè ognuno ha il suo modo di essere minimalista, non deve essere per forza un cambiamento radicale

  1. Non avevo mai realmente approfondito cos’era il minimalismo come stile di vita. Io non posso di certo definirmi una minimalista ma é qualche anno che cerco di concentrare i miei acquisti solo su quello che mi serve per una semplice questione di spazio.

    1. info@ioricominciodame.net

      Il minimalismo non è frugalità o privazione (anche se in molti lo credono) quindi tutto ciò che ci serve ed è pratico e ben accetto. Diverso è quello che crediamo di dover avere ma che in realtà non usiamo mai

  2. Io da collezionista sono all’esatto opposto di un minimalista. Curo con dedizione ogni singolo pezzo delle mie numerose collezioni, questo mi spinge anche ad uscire di casa sia per confrontarmi con altri collezionisti che per trovare pezzi nuovi da aggiungere.

  3. Innanzitutto un articolo molto interessante e spiegato con estrema chiarezza e se ci si pensa bene il minimalismo rende le persone più felici perché permette di avere intorno le cose essenziali e risparmiare tempo da dedicare a se stessi

  4. Il discorso del minimalismo mi interessa da diverso tempo, anche come stile architettonico – estetico, ma principalmente nelle sue applicazioni al nostro stile di vita. Finalmente lo trovo affrontato in modo completo e chiaro; penso si possa collegare anche al discorso del mio amato decluttering, del liberarsi di tutti gli oggetti inutili (a partire dall’abbigliamento) che ci soffocano e appesantiscono nella quitidianità.

  5. Trovare un articolo così completo sul minimalismo è davvero difficile, quindi ti faccio i miei complimenti per aver risposto ad alcuni punti su cui avevo dei dubbi. Mi affascina l’idea di avere meno e conseguenzialmente più tempo per altro.

    1. info@ioricominciodame.net

      Grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuto. Mi sono appassionata al minimalismo da un anno e ho notato come molte persone si concentrino solo sulla diminuzione degli oggetti mentre è molto di più

  6. Mi piace questa filosofia del minimalismo cercherò di metterla in pratica magari approfittando delle pulizie che ho in mente di fare.

  7. hai spiegato il concetto di minimalismo in modo perfetto e chiaro. Non sono amante del minimalismo ma in alcuni cotesti regala quella sensazione di pace e serenità.

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