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Zero waste: cos’è e consigli su come cominciare

    Di recente hai sentito parlare tanto di zero waste e vorresti capire che cos’è davvero? Sei alla ricerca di consigli su come cominciare? Vuoi capire perché in tanti ne parlano? Vuoi sapere quali vantaggi può portare alla tua vita e al mondo? In questo articolo ti dò un’introduzione di massima all’argomento.

    Che cos’è lo zero waste

    Il nostro mondo è inquinato ed invaso dai rifiuti. Tutti lo sappiamo. Il consumismo selvaggio in cui viviamo lo sta distruggendo. E i rifiuti sono così tanti che non sappiamo più dove metterli o cosa farne.

    Per questo è nato anni fa il movimento zero waste col proposito di ridurre la quantità di rifiuti prodotti.

    Ma se è chiaro il motivo di questo movimento perché allora rimane qualcosa per pochi? Cosa blocca le persone dal fare la loro parte? 

    Zero waste: controversie e punti di vista

    La crescita negli ultimi anni di questo fenomeno ha generato una serie di controversie e di dubbi. Molti credono che non sia altro che l’ultima moda del momento.

    Da una parte le motivazioni dei contrari sostengono che non ha senso perché:

    • il grosso dell’inquinamento non lo fa la singola persona (fatto vero)
    • non consumare blocca l’economia
    • abbracciare lo zero waste vuol dire tornare indietro di 100 anni
    • se non posso consumare che razza di vita posso fare
    • si tratta solo di una moda e di marketing per produrre cose nuove

    Dall’altra le motivazioni dei sostenitori cercano di far capire i punti cardini:

    • i rifiuti ci stanno invadendo
    • il consumismo è eccessivo e le risorse del pianeta sono finite
    • diventare zero waste non vuol dire impoverirsi o regredire ma essere più consapevoli
    • se ognuno fa la sua parte possiamo migliorare il mondo e cambiare la mentalità
    • una persona zero waste ha una vita piena come chiunque altro, solo fa delle scelte diverse

    Queste opinioni si scontrano in continuazione.

    Anche sulla definizione ci sono dei problemi. Quando una persona può definirsi zero waste? Chiunque metta in pratica tutti gli atteggiamenti per ridurre i rifiuti è una persona zero waste. Molti però sostengono che solo se si hanno certi atteggiamenti lo puoi essere (come essere vegani, comprare solo alimenti sfusi eccetera).

    Se l’obiettivo è ridurre il più possibile i rifiuti ogni piccolo gesto deve essere valido e apprezzato. Pretendere che le persone facciano delle scelte per loro insostenibili non credo porti nella direzione giusta.

    Serve un cambiamento di atteggiamento che passi dalla consapevolezza e dalla crescita personale di ciascuno (e da questo punto di vista il Minimalismo è un grande aiuto per un approccio zero waste).

    Da dove cominciare per essere zero waste? Ecco i miei 5 consigli

    Sul sito rete zero waste trovi consigli e gruppi che supportano questo stile di vita. Anche su YouTube puoi trovare diversi Creator che ne parlano.

    E’ importante però capire cosa puoi fare tu, da subito, se parti da zero.

    1# Ricicla tutto il possibile

    La cosa più semplice è riciclare tutto quello che si può. Plastica, vetro, latta, umido, carta e buona parte dei materiali possono essere usati per produrre nuovi prodotti ed evitare di sfruttare ulteriori risorse. Cerca di farlo sempre, in ogni occasione, anche a lavoro e quando sei fuori casa.

    2# Riduci il più possibile gli imballi

    Comprare sfuso è un’ottima scelta ma non è sempre fattibile. Ci sono poi situazioni dove non è applicabile a te.

    Puoi comunque ridurre gli imballi in poche mosse: 

    • Usando i sacchetti della spesa riutilizzabili
    • Comprando prodotti con imballi leggeri o non di plastica
    • Evitando le confezioni già pronte ed imballate di frutta e verdura

    sono un primo e semplice approccio che chiunque può avere.

    3#Evita gli sprechi

    Che senso ha riciclare se poi si spreca? Evitare gli sprechi, alimentari e non, è un modo semplice per essere zero waste. Per capire come fare puoi leggere il mio articolo in merito qui.

    4# Cerca le alternative più ecologiche

    Quando mia figlia è nata non ho voluto prendere in considerazione l’idea di usare pannolini lavabili (facevo già fatica così e ricordavo quando mia madre li usava 20 anni prima per i miei fratelli…).

    Ognuno deve cercare di fare del suo meglio per quanto nelle sue possibilità, trovando le alternative più ecologiche in tutti i campi.

    Può trattarsi di acquistare prodotti riciclati, comprare di seconda mano o farsi i detersivi in casa. Ogni gesto è un primo passo nella direzione giusta. E non facciamoci problemi a dire che altre cose, invece, non riusciamo a farle.

    5# Riutilizza quello che hai

    Cercando consigli sullo zero waste sono incappata in alcune assurdità che avevo già riscontrato con il minimalismo. Persone che non facevano altro che fare decluttering buttando via cose in continuazione. Ma il proposito del minimalismo non era avere solo il necessario? Se continui a comprare e poi buttare forse ti sei perso il punto…

    La stessa cosa capita con lo zero waste. Ci sono persone che buttano via i contenitori per alimenti di plastica per sostituirli con altri in vetro, più belli ed ecosostenibili. 

    Che senso ha? Se devi limitare i rifiuti devi anche utilizzare quello che già hai finchè è possibile

    Questo è un approccio zero waste.

    Se ti interessa approfondire il discorso ti invito a guardare il video sotto dove io e La sciamana in tacco 12 abbiamo parlato dei motivi e dei modi a cui approcciarsi a questa filosofia, troverai spunti interessanti.

    Stufa di non riuscire a cambiare neanche una piccola parte della tua vita? Scopri nella mia guida gratuita quali paure ti bloccano e come superarle.

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